Foreste e Legno

Il Centro di ricerca Foreste e Legno rappresenta il più antico istituto di ricerca forestale in Italia, eredità diretta della Regia Stazione Sperimentale di Selvicoltura, istituita a Firenze nel 1922 dal Maestro dei ricercatori forestali italiani, il Prof. Aldo Pavari.
Nel 1968 questa fu trasformata in Istituto Sperimentale per la Selvicoltura, con sede ad Arezzo e sedi periferiche a Firenze, Rende (CS) e San Pietro Avellana (IS).
Nel 2004, come tutti gli istituti sperimentali del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, entra nel CRA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) come Centro di Ricerca per la Selvicoltura.
Dal 2017, infine, diventa l’attuale Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA (CREA-FL), assommando, oltre all’ex Istituto Sperimentale per la Selvicoltura, anche il prestigioso ex Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura, fondato a Casale Monferrato nel 1939, e l’ex Istituto Sperimentale per l’Assestamento Forestale e l’Alpicoltura, fondato a Trento nel 1976.
In questo modo, il Centro di ricerca Foreste e Legno viene costituito quale vero e proprio istituto di ricerca forestale nazionale, con circa 90 dipendenti a tempo indeterminato, di cui un terzo rappresentato da personale ricercatore e tecnologo, cinque sedi (Arezzo, Casale Monferrato, Rende, Roma, Trento) e una serie di aziende agricolo-forestali per un totale di quasi 400 ettari.

Il Centro svolge studi e ricerche per la gestione sostenibile delle foreste e dell'arboricoltura da legno, con particolare riguardo per il miglioramento genetico degli alberi forestali, la conservazione e gestione della biodiversità, la valorizzazione delle produzioni legnose e non legnose dei boschi e delle piantagioni forestali, sviluppando, in particolare, metodi, tecniche e strumenti orientati agli inventari forestali, alla pianificazione forestale e dei sistemi agrosilvopastorali, alle biotecnologie forestali, alle risorse genetiche forestali, alla modellistica forestale, all'ecologia forestale, alla selvicoltura e alla pioppicoltura.

È riconosciuto come Centro nazionale per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale (Decreto MITE del 31.03.2022, GU n. 141 del 18-6-2022).

Il Centro pubblica gli Annals of Sivicultural Research, rivista semestrale a carattere internazionale e indicizzata, i quali rappresentano la diretta, ininterrotta prosecuzione delle Pubblicazioni dell’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura e prima ancora quelle della Regia Stazione Sperimentale di Selvicoltura, a partire dal 1932.

Il Centro è costitutore di numerose varietà clonali di pioppo (67), che rappresentano oltre la metà dei cloni di pioppo ibrido impiegati a livello mondiale, e di eucalitto (5) iscritte nel Registro Nazionale dei Materiali di Base (RNMB).
Per 15 cloni di pioppo e 2 di eucalitto detiene attualmente i diritti di privativa comunitaria presso il CPVO.